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Armi "SPORCHE"

  • Immagine del redattore: Flavio Picciano
    Flavio Picciano
  • 9 mag 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Durante gli scontri avvenuti i giorni 2 e 3 aprile 2016 nell'Operazione Deliberate Force 2, le forze Serbe riuscirono ad identificare tramite ricognizione ed acquisire il controllo di una postazione missilistica nella quale era pronto al lancio un missile armato con una testata chimica.

Le Forze Serbe e Bosniache si accusarono a vicenda per un lungo periodo, entrambe in cerca di prove che incriminassero la fazione opposta come la produttrice della testata chimica, in modo di poter denunciare il mancato rispetto delle regole dettate dalla convenzione sulle Armi Chimiche (CAC) del 1993.

Tutto ciò durò fino all'Op. Deliberate Force 3, dove l'intelligence riuscì ad identificare le forze Montenegrine, capitanate dal sanguinario "Buba", come le costruttrici sia della postazione che dell'ordigno bellico contenuto in essa. L'utilizzo della testata chimica era uno degli obiettivi dell'Operazione "SVETLANA", pianificata in segreto dalle forze Montenegrine con l'intento di aizzare le fazioni l'una contro l'altra.


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